sabato 21 aprile 2012


Tagliatelle con pancetta in crema di zucchine e cascata di mandorle



Antipasto: Rustichino di pancetta con spiedini di vitello in glassa di balsamico

Ingredienti:
1 fetta di pancetta di maiale tagliata sottile
1 bistecca di vitello (non grande) tagliata un pò spessa
rucola
aceto balsamico (mezzo bicchiere)
zucchero (1 cucchiaio)
parmigiano

Preparazione.
Far rosolare in padella la pancetta di maiale. In un pentolino far riscaldare a fuoco lentissimo l'aceto balsamico con lo zucchero. Successivamente aggiungere il preparato in padella. Nel frattempo, cucinare in una bistecchiera il vitello. A cottura ultimata, infilare gli stecchini lungo la bistecca. Dopo di che, tagliare a fette la carne ricavando 4 spiedini. Impiattare, da un lato, il maiale versando sullo stesso il succo di aceto; dall'altro lato, disporre la rucola con le scaglie di parmigiano. Poi, sistemare gli spiedini a forma incrociata.

domenica 29 agosto 2010

Riso alla venezuelana con pollo, peperoni e zafferano.



Dosi per 4 persone

Ingredienti


-riso (400 gr) 1 tazza di riso corrisponde ad una porzione
-petti di pollo e sovracosce (400 gr)
-peperoni dolci gialli, rossi e verdi (200 gr)
-pelati (200 gr)
-brodo di carne o di verdure (se non preparato da voi, 1 dado da cucina)
-zafferano in polvere (2-3 bustine)
-aglio (1 spicchio grande)
-cipolla (un pezzo)
-alloro (qualche foglia)
-olio di oliva (qb)
-burro
-sale (qb)
-pepe nero
-tabasco
-parmigiano

Preparazione

Preparate i peperoni (rossi, gialli e verdi) tagliati a pezzetti ed il pollo a bocconcini (per questi ultimi suggerisco il taglio del macellaio, si perde meno tempo !).
Sciogliete il dado da cucina delicato in abbondante acqua bollente in modo da ottenere un brodo molto leggero. Fate bollire il brodo a fiamma bassissima. Una volta che il dado sarà sciolto tenere a portata di mano.
Sciogliete lo zafferano in un pò di acqua bollente.
In una padella antiaderente abbastanza capiente (da potere utilizzare successivamente in forno) mettete olio, cipolla tagliata finemente ed uno spicchio grande di aglio. Quindi aggiungete i peperoni, fate rosolare unendo -a poco a poco- i pelati completando così la cottura.
Appena i peperoni sono cotti scolateli in un piatto e fate friggere per qualche minuto nello stesso olio i pezzetti di pollo con qualche foglia di alloro. Ricordarsi di salare il pollo. Dopo, aggiungete i peperoni scolati, girate bene, amalgamando il tutto.
Versate il riso nella padella con i peperoni ed il pollo, fatelo ben tostare girando con energia per evitare che si attacchi. Appena tostato, aggiungete poco per volta il brodo (per ogni tazza due di brodo). Mantenere sul gas per qualche altro minuto e fino a che non abbiamo ricoperto completamente il riso (nel frattempo un pò cresciuto). Aggiungete un pizzico di sale e lo zafferano sciolto, fate insaporire e mettete in forno a 200° per circa 20-30 minuti.

Mescolare di tanto in tanto, aggiungendo il brodo, se necessario, fino a cottura.
Togliere la padella dal forno aggiungere il burro ed amalgamate fino a scioglimento.

Il riso è pronto per esser inpiattato.

Come servire.
Prendete una tazza da latte, mettere il riso fion a metà, qualche pezzetto di pollo e poi nuovamente il riso. Posizionate (capovolgendola) la tazza al centro del piatto (piano, naturalmente) e sollevate delicatamente.
Spolverate con un pò di pepe nero, aggiungete il parmigiano e qualche goccia di salsa tabasco a piacimento.



Il gusto della cucina tipica del Venezuela, ricca di piatti di carne, con contorno di riso condito in molti modi diversi, dal semplice riso bianco a più eleborati condimenti.
Buon appetito….

domenica 6 dicembre 2009

Gnochetti con pancetta in crema di formaggi





Ingredienti per 2 porzioni:

200 gr. gnocchi di patate
100 gr. di pancetta dolce affumicata (tesa)
burro
1/2 cipolla di Tropea
2 bicchieri di vino bianco (secco)
½ bicchiere di latte
sale e noce moscata, pepe nero
misto formaggi (circa 100 gr.): taleggio, fontina, asiago.
parmigiano

Preparazione:

Taglio ingredienti:
pancetta (mattoncini)
formaggi (dadini grossolani)
cipolla (finemente)


Utensili: pentola per gli gnocchi;
coltello per taglio pancetta e coltello per taglio pomodorini, cipolla, prezzemolo
padella per abbrustolire la pancetta e saltare gli gnocchi
pentolino per sciogliere i formaggi;
frustino per sciogliere i formaggi

Facciamo rosolare (con il burro) in padella la cipolla, aggiungendo poi la pancetta ed irroriamo, a poco a poco, con il vino bianco, per qualche minuto.
Nel frattempo, in un pentolino, versiamo il latte già un pò caldo e sciogliamo -a fuoco lento- il mix di formaggi da spolverare con noce moscata e pepe nero, fino a farlo diventare crema.
Cuocere in pentola gli gnocchi ultimando la cottura in padella con il preparato di pancetta.
A fuoco spento, aggiungere la crema di formaggio, il parmigiano e mantecare.

Servire in tavola:
Impiattare con una spruzzatina di pepe nero a bordo piatto.
Alternativa: porre a base del piatto la crema di formaggi ed adagiare sopra gli gnocchi.

lunedì 13 aprile 2009

Detto popolare in dialetto calabrese


"Cu sparti pigja a megjiu parti "

Chi divide il cibo si accaparra la porzione migliore




venerdì 10 aprile 2009

Pesce spada con cipolla rossa di Tropea


Ricetta molto semplice da preparare.

Il gusto del piatto viene esaltato dagli ingredienti utilizzati ed, in particolar modo, dalla qualità della cipolla rossa di Tropea.


Tempi di preparazione: 15 minuti circa.

Ingredienti:
- 2 fette di pesce spada
- 4 cipolle rosse di Tropea
- 250 ml di acqua
- 2 cucchiai aceto di vino bianco
- 1 cucchiaino di zucchero
- 2 cucchiai d’olio extravergine di oliva
- sale
- 2 spicchi d’aglio
- capperi
- olio extravergine
- foglie di alloro
- pepe
- origano


PREPARAZIONE:
Lavare il pesce sotto acqua corrente, quindi metterlo in un colino. Fare una miscela con le dosi indicate di d’acqua, aceto e zucchero. Pulire le cipolle e tagliarle a spicchi. In una padellina mettere un cucchiaio d’olio, le cipolle e farle rosolare a fiamma vivace per 2 minuti. Aggiungere quindi la miscela di acqua, aceto e zucchero, un pizzico di sale e lasciar riprendere il bollore e cuocere con coperchio a fiamma media per 15 minuti.
In una padella antiaderente mettere un cucchiaio d’olio e gli spicchi d’aglio spellati e schiacciati con i denti di una forchetta.
Far rosolare l’aglio fintanto che non sarà ben dorato, quindi rimuoverlo e mettere il pesce spada, i capperi e le foglie di alloro. Farlo cuocere, a fiamma media, circa 5 minuti per lato, prolungando di qualche minuto la cottura secondo il gusto personale.
Servire assieme alle cipolle, un’abbondante macinata di pepe ed una manciata di origano.

Buon appetito

La cipolla rossa di Tropea


Nei comuni del litorale Vibonese (sino a m. 250 s. m.), compreso tra Capo Vaticano e le foci dell'Angitola, si coltiva con successo, un'ottima varietà di cipolla dolce, a bulbo grosso (diametro da 10-15 cm.) con involucro rosso e con tuniche interne bianche, conosciuta in commercio sotto il nome di “Cipolla di Tropea”. In realtà la coltura ha maggiore importanza (ettari 48,30) nella vicina Parghelia ove, a quanto asseriscono vecchi coltivatori, fu introdotta 70 anni prima (1800) che a Tropea, sostituendo nella rotazione il cotone, allora largamente coltivato nel Vibonese. Si conoscono e si coltivano tre sotto varietà di questa rinomata cipolla e cioè:

a) Rotonda schiacciata (a farticchio) dolce;
b) Rotonda ovale (a campana) dolce, a forma tronco conica;
c) Rotonda allungata (a melanzana) meno dolce della precedente, prodotta specialmente nei territori di Ricadi e di Vibo Valentia.

Si distinguono inoltre due produzioni (la varietà è sempre la stessa), quella precoce, ottenuta nella prima quindicina di maggio, e quella tardiva ottenuta verso la fine di giugno. Sia l'una che l'altra hanno il privilegio di raggiungere i mercati con notevole anticipo, rispetto alle cipolle di altre zone. La cipolla di Tropea è coltivata anche nei comuni di Francavilla e di Nicastro; i commercianti però affermano che i bulbi ottenuti in quest'ultimo comune, male si adattano alla esportazione. Il primato nella coltivazione e nella produzione di tale pianta ortense spetta dunque al Vibonese.